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La boxe : due racconti
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John Barleycorn : memorie alcoliche
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"London ripercorre in questo romanzo autobiografico la propria carriera di alcolizzato, alla ricerca delle trappole, delle insidie, delle violenze subite dal nemico dolceamaro John Barleycorn, l'alcool. In un lungo 'flash-back' si susseguono storie di mare e di pirati, di uomini dalla pelle dura ma dal cuore grande, di risse e di avventure esotiche, di un successo editoriale folgorante e di una radicale disillusione. Il lettore è quasi frastornato da tanta intensità, da tale succedersi di personaggi accennati in modo vivissimo. Eppure, il libro ha una sua unità di tempo, di luogo e d'azione: l'azione è il bere, e il voler bere sempre di più; il luogo è l'osteria (ma può anche essere un salotto perbene); il tempo è la dimensione atemporale dell'alcolizzato cronico, per cui passato, presente e futuro sono parole senza senso, inventate dalla meschina razionalità di "quella bella gente squadrata, per cui due più due fa sempre quattro". È un'unità ossessiva, e ossessivamente ripetuta, ma sempre respinta dietro alibi e giustificazioni: London dichiara di essere "fisiologicamente avverso all'alcool", di bere solo in ossequio alle convenzioni sociali e al costume, di potersi controllare; per poi nei fatti smentirsi, mentre si fa strada in lui quel tarlo sottile ma tenace, l'idea del suicidio: "rapido o lento, uno schianto improvviso o un consumo di sé centellinato a goccia a goccia, è il prezzo preteso da John Barleycorn". Ogni pagina del libro è percorsa dalla carica vitalistica di London: eppure, 'John Barleycorn' è il documento più agghiacciante del suo lungo, consapevole suicidio. "Non ho osato metterci tutta la verità" dirà London. Non ha osato scrivere che non era affatto felice, nel suo ranch, ma anzi era spesso preda di violente crisi depressive, durante le quali lo consumava la consapevolezza della propria nascita illegittima; che le sue condizioni economiche non erano davvero rosee; che l'amata moglie Charmian era una donna superficiale e vanitosa, da cui non avrebbe mai avuto quel figlio che voleva, proprio ora che il successo gli appariva in tutta la sua vanità"--Front flap.
493754 v.110
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Zanna Bianca, Il richiamo della foresta ; e altri racconti del Nord
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"Con questa nuova edizione di 'Zanna Bianca', di 'Il richiamo della foresta'--che sono tra i romanzi più noti di Jack London--e di un gruppo di racconti ambientati anch'essi nel Grande Nord, tra cui il bellissimo 'Fare un fuoco', riproponiamo ai lettori il London grande narratore d'avventure dopo il London autobiografico e socialista di 'Martin Eden' e 'Il popolo dell'abisso'. Il grande protagonista è il Wild, il 'selvaggio', che permea di sé la vita nelle regioni dell'estremo settentrione d'America: nelle foreste sterminate, sulle distese ghiacciate, sotto la sferza a decidere la lotta per la sopravvivenza, degli uomini come degli animali. Zanna Bianca e Buck, i protagonisti dei due romanzi, la cui storia straordinaria è diametralmente opposta--Zanna Biance è infatti un lupo selvaggio che si integra con gli uomini, mentre il cane Buck sente il 'richiamo' dei suoi antenati selvaggi--assumono quasi il valore emblematico di una concezione della vita in cui domina il Wild"--Back cover.
493754 v.35
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Il Tallone di Ferro : romanzo
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"Questro romanzo di Jack London è una di quelle opere la cui ripresa editoriale va al di là della semplice riesumazione. Pubblicato nel 1907, rappresenta un esempio insuperato di quella che potremmo definire 'fantapolitica marxista' e, nello stesso tempo, di chiaroveggenza, davvero senza l'eguale, circa la traiettoria storico-politica della società capitalistica. È stato letto da generazioni di socialisti di tutto il mondo, che nelle sue pagine si trovarono confrontati - in un'amplificazione clamorosa e irrespirabile - con un'immagine allucinante e, ora sappiamo, anche veridica della società contemporanea; al di là delle apparenze e degli ottimismi, dell'attesa di una sua pacifica evoluzione, questa società vi è dipinta nella sua durezza senza scampo - che le viene dall'unica legge che veramente imperi: il profitto -, nella sua oppressione generalizzata, nei suoi impliciti e inevitabili sbocchi di violenza e di massacro. Si pensi alla data: 1907. Ebbene, London, a quella data prevede la prima guerra mondiale (per il 1913!) - pur illudendosi che l'Internazionale socialista sarebbe riuscita ad evitarla- e, come suo esito nei rapporti sociali di classe, il 'Tallone di Ferr' cioè quella svolta che storicamente avrebbe preso il nome di fascismo e di nazismo. Non solo, ma la sua visione - per questo si parlava spora di fantapolitica - è a tempi lunghissimi: nell'arco di secoli. Una visione tetra, senza remissione e tuttavia di storico tra le speranze migliori dell'umanità e le condizioni in cui gli uomini si trovano a vivere. Di questa situazione Ernest Everhard è il profeta lucido e impavido e la figura d'eroe che quelle speranze incarna, una sintesi di realismo chiaroveggente e di idealismo che non approda a cinismi. (Vogliamo qui ricordare che Ernesto Che Guevara deve il suo nome appunto al personaggio di London)"--Back cover.
493754 v.15
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Il lupo del mare : romanzo
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"Jack London, nato a San Francisco nel 1876 e morto a Glen Ellen, nella California, nel 1916, scrisse più di cinquanta libri, romanzi, novelle, quasi tutti riecheggianti esperienze autobiografiche. Spinto dall'amore per il rischio e da una curiosità insaziabile, London ebbe, infatti, una vita molto avventurosa, che lo porta ora nell'Oceano Pacifico, ora nell'Alasca. Oggi London viene considerato il maestro inimitabile di tutti coloro che hanno cercato di l'uomo contro gli uomini stessi o gli elementi naturali, ma la sua popolarità non ebbe uguali nemmeno quando era ancora in vita: la sua fama superò quella di Kipling e di Conrad quando la loro aveva raggiunto l'apice. London è stato letto da tutto il mondo e continua ad attrarre anche le nuove generazioni, basti dire che in un recente sondaggio condotto nei paesi dell'Asia è risultato lo scrittore più letto in assoluto. 'Il Lupo del mare', scritto nel 1900, figura tra i romanzi più caratteristici dell'autore, che ha scelto una nave sperduta in alto mare per far risaltare la legge del più forte, in questo caso l'indimenticabile comandante Lupo Larsen. Molte sono state le versioni teatrali e soprattutto cinematografiche di questo drammatico scritto: una che ricordiamo ha avuto come protagonista"--Back cover, written by Edward G. Robinson.
493754 v.50
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Martin Eden : romanzo
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"Martin Eden rappresenta la chiave di tutta l'opera di Jack London, uno tra i più popolari scrittori di tutto il mondo. Nato a San Francisco nel 1876, egli si affermò presto come narratore di avventure. Il suo primo romanzo, 'Il lupo del mare', apparve nel 1900 e venne letto subito dall'America alla Cina. Qualche anno dopo, accolti dallo stesso successo, seguirono 'Il richiamo della foresta', 'Zanna bianca', eccetera, ma la sua più bella avventura è senz'altro quella della sua vita turbolenta che in 'Martin Eden' viene riassunta almeno in parte. Bisogna solo ricordare che London, insieme a Upton Sinclair, fu tra gli scrittori più giovani e romantici di quell'epoca di progressismo che investì l'America dal 1904 al 1907, impersonata dalla figura istinto, nietzschiano e spenceriano, e se, con una disinvoltura da ragazzo che ha un po' scandalizzato tutti i marxisti, unì Carlo Marx al super-uomo, è interessante ricordare come con la stessa disinvoltura collegò Herbert Spencer con Shelley, l'astrologia con la filosofia. La storia di Martin Eden è simile, dunque, a quella del figlio illegittimo di un avventuriero, astrologo ambulante nel West, che a quindici anni fece il pescatore di ostriche, a diciassette il marinaio, poi il girovago, la 'bestia da soma', il seguace dell'esercito di Coxey e il cercatore d'oro in Alaska. Arricchitosi finalmente con i suoi racconti, dilapidò vari patrimoni sempre sull'orlo di quella disperazione che di continuo affiora in 'Martin Eden' e che porta il protagonista, come alla fine Jack London, a togliersi la vita"--Back cover.
493754 v.12
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Martin Eden
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"'Martin Eden' è un romanzo essenzialmente autobiografico: in esso le vicende, i casi, i tormenti del protagonista riflettono fedelmente la disperata lotta sostenuta in gioventú da Jack London per riuscire ad affermarsi come scrittore. Ma, involontariamente, è anche una specie di 'profezia' dei casi futuri di London. La storia del proletario che, per amore di una borghese, emerge faticosamente dalla propria classe lottando contro il condizionamento naturale e le limitazioni ereditarie, se è soprattutto la storie dell'individualista che agisce obbedendo ai principi della 'selezione naturale', gradualmente diventa anche la storie dell'individuo vittima delle proprie intime debolezze e lacerazioni, di un emblematico e paradigmatico processo di alienazione. Nella lotta quasi disumana per educarsi, tuttavia, a poco a poco in Martin Eden l'impulso vitale si spegne: egli finirà con il rifiutarsi totalmente al mondo preferendo annullarsi nell' 'elemento primigenio' e con chiudendo cosí in senso più che tragico, patetico e decadente, la sua vicenda"--Back cover.
493754 v.70