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Zanna Bianca, Il richiamo della foresta ; e altri racconti del Nord
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Zanna Bianca
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"In una delle zone più selvagge del Nordamerica, dove gli inverni sono lunghi e rigidi, fra aspre montagne, e boschi, e fiumi, dove gli uomini lottano faticosamente contro un ambiente tanto avverso, vive Zanna Bianca, un cane lupo feroce e dolce, imbattibile e leale. E questa è la sua storie, e insieme la storia degli uomini che, di volta in volta, divengono i 'padroni' di Zanna Bianca: rozzi, violenti, resi forse cattivi da una esistenza dura e precaria, ma sempre visti e amati come 'dèiuomini' da questo 'lupo'; un amore e una devozione, quelli di Zanna Bianca, destinati a non essere ricambiati se non quando incontrerà Weedon Scott, un uomo buono e intelligente, che lo comprenderà e ne diverrà l'amico e il difensore"--Back cover.
493754 v.67
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Il richiamo della foresta : e altri racconti sulla "febbre dell'oro"
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"Alla fine del secolo scorso la scoperta dell'oro in Alaska scatenò in una sorta di follia collettiva una delle più imponenti migrazioni interne della storia americana. Di quest 'febbre dell'oro', London fu il grande testimone e narratore. Ed è proprio da questa saga dello spirito capitalistico, qual è in parte l'opera di London, che escono i tre racconti presentati: 'Il richiamo della foresta,' 'L'amore della vita', 'Farsi un fuoco'. A proposito di 'L'amore della vita', la moglie di Lenin scrive nelle sue 'Memorie' 'Era una storia molto bella (...) Il racconto piacque enormemente a Lenin. L'indomani mi chiese di leggergli ancora qualcosa di London.' Era il 19 gennaio 1924, due giorni dopo Lenin moriva"--Back cover.
493754 v.29
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Zanna Bianca : romanzo
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"Zanna Bianca è il più celebre lupo che si incontri nella letteratura moderna. Raccolto ancora cucciolo da un gruppo di indiani dell'Alaska, viene ceduto, in cambio di un po' di liquore, a un cercatore d'oro che lo sfrutta nei crudeli duelli tra cani, organizzati a scopo di lucro in quei luoghi e a quei tempi. A queste lotte Zanna Bianca sopravvive grazie alla sua resistenza e aggressività, ma la sua naturale ferocia si sviluppa contro l'uomo. Finchè incontra uno di loro, che con la sua lo libera dall'odio ma riesce a stabilire un rapporto di fedeltà e di lealtà commoventi"--Back cover.
493754 v.16
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Il lupo del mare : romanzo
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"Jack London, nato a San Francisco nel 1876 e morto a Glen Ellen, nella California, nel 1916, scrisse più di cinquanta libri, romanzi, novelle, quasi tutti riecheggianti esperienze autobiografiche. Spinto dall'amore per il rischio e da una curiosità insaziabile, London ebbe, infatti, una vita molto avventurosa, che lo porta ora nell'Oceano Pacifico, ora nell'Alasca. Oggi London viene considerato il maestro inimitabile di tutti coloro che hanno cercato di l'uomo contro gli uomini stessi o gli elementi naturali, ma la sua popolarità non ebbe uguali nemmeno quando era ancora in vita: la sua fama superò quella di Kipling e di Conrad quando la loro aveva raggiunto l'apice. London è stato letto da tutto il mondo e continua ad attrarre anche le nuove generazioni, basti dire che in un recente sondaggio condotto nei paesi dell'Asia è risultato lo scrittore più letto in assoluto. 'Il Lupo del mare', scritto nel 1900, figura tra i romanzi più caratteristici dell'autore, che ha scelto una nave sperduta in alto mare per far risaltare la legge del più forte, in questo caso l'indimenticabile comandante Lupo Larsen. Molte sono state le versioni teatrali e soprattutto cinematografiche di questo drammatico scritto: una che ricordiamo ha avuto come protagonista"--Back cover, written by Edward G. Robinson.
493754 v.50
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Farsi un fuoco : e altri racconti
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"Strillone, operaio di fabbrica, 'principe dei pirati' nella baia frodo d'ostriche, vagabondo e straccione, mozzo, studente di college, militante socialista, inviato speciale, navigatore solitario nei mari del Sud, alcolizzato e cercatore d'oro nel Klondike: vissuta come se l'avesse scritta fu la vita di Jack London, narratore di storie memorabili, incalzata dal 'fatto, l'irrefutabile fatto' che rappresenta l'unico principio a cui sia rimasto sempre fedele nella vita e nell'arte. Nutrita di leggenda, la figura di London ha rischiato di morirne, schiacciata fra l'immagine del propugnatore della causa del socialismo di tipo darwiniano e quella dello scrittore 'popolare', nel senso peggiorativo del termine, guardato con sufficienza e imbarazzo dai letterati di professione. Questa scelta di racconti vuol costituire al contrario l'occasione per una rilettura di London, per la riscoperta di uno scrittore straordinariamente maturo, di un narratore di razza. E non solo questo: il London che emerge da queste splendide, impeccabili storie, da questo incalzante ritmo narrative, è una figura di artista e di intellettuale americano maturatosi nel fuoco di contraddizioni nuove e violente, quelle dell'America nell'età imperialistica, alla ricerca di spazi materiali ma anche di miti, di leggende non più idilliche o frontieristiche, ma aspre e selvagge come la sua storia convulsa. Un London -- come chiarisce ampiamente Vito Amoruso nel suo saggio introduttivo -- che rappresenta un anello decisivo, e paradossalmente finora mancante nella storia della narrativa americana moderna, un maestro di stile e di tecnica oltre che inesauribile inventore di storie indimenticabili, che già anticipa temi e forme di un Hemingway e perfino di un Kerouac, e insieme un classico, un narratore d'epiche popolari in una età di feroce individualismo"--Jacket flaps.
493754 v.18
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Il Tallone di Ferro : romanzo
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"Questro romanzo di Jack London è una di quelle opere la cui ripresa editoriale va al di là della semplice riesumazione. Pubblicato nel 1907, rappresenta un esempio insuperato di quella che potremmo definire 'fantapolitica marxista' e, nello stesso tempo, di chiaroveggenza, davvero senza l'eguale, circa la traiettoria storico-politica della società capitalistica. È stato letto da generazioni di socialisti di tutto il mondo, che nelle sue pagine si trovarono confrontati - in un'amplificazione clamorosa e irrespirabile - con un'immagine allucinante e, ora sappiamo, anche veridica della società contemporanea; al di là delle apparenze e degli ottimismi, dell'attesa di una sua pacifica evoluzione, questa società vi è dipinta nella sua durezza senza scampo - che le viene dall'unica legge che veramente imperi: il profitto -, nella sua oppressione generalizzata, nei suoi impliciti e inevitabili sbocchi di violenza e di massacro. Si pensi alla data: 1907. Ebbene, London, a quella data prevede la prima guerra mondiale (per il 1913!) - pur illudendosi che l'Internazionale socialista sarebbe riuscita ad evitarla- e, come suo esito nei rapporti sociali di classe, il 'Tallone di Ferr' cioè quella svolta che storicamente avrebbe preso il nome di fascismo e di nazismo. Non solo, ma la sua visione - per questo si parlava spora di fantapolitica - è a tempi lunghissimi: nell'arco di secoli. Una visione tetra, senza remissione e tuttavia di storico tra le speranze migliori dell'umanità e le condizioni in cui gli uomini si trovano a vivere. Di questa situazione Ernest Everhard è il profeta lucido e impavido e la figura d'eroe che quelle speranze incarna, una sintesi di realismo chiaroveggente e di idealismo che non approda a cinismi. (Vogliamo qui ricordare che Ernesto Che Guevara deve il suo nome appunto al personaggio di London)"--Back cover.
493754 v.15